Verso quale nuovo futuro ci dirigiamo? L’anno 2020 rimarrà nella storia come il segno dell’inizio di una grande trasformazione e di un cambiamento di rotta per l’intera umanità. Inaspettatamente , la comparsa del virus ha innescato un cambiamento positivo per il futuro collettivo. Da anni, siamo stati sottoposti ad un processo di disintegrazione economica e sociale, e soprattutto spirituale. Ciò ha gettato le basi di un futuro dominato da una visione materialista che riduce gli esseri umani a macchine biologiche, a rotelline del Sistema, ad algoritmi.
I progressi della Fisica rimettono in discussione questa visione, facendo posto ad un nuovo paradigma che ci porta verso un nuovo futuro in cui l’essere umano recupera la sua anima e il potenziale della sua coscienza. Le ricerche condotte sulla doppia causalità dai fisici Olivier Costa de Beauregard, Etienne Klein, Philippe Guillemant, e sulla relazione tra materia e coscienza da Roger Penrose ci offrono le prove che il tempo, la materia non esistono più come li abbiamo percepiti finora, e che la nostra coscienza interagisce con lo spazio. Secondo questo nuovo paradigma, il futuro esiste già allo stato di informazione, ovvero allo stato virtuale di potenzialità; quindi non è più un entità fissa, definitiva, immutabile. Anzi, è in movimento e può provocare modifiche nello spazio-tempo. Il Futuro, quindi, non è un processo meccanico. Sono i nostri pensieri ed emozioni a dare forma al futuro. Il futuro collettivo sarebbe la somma dei nostri pensieri accompagnati dalla vibrazione delle nostre emozioni. Finché vivremo nella paura, o delegheremo ad alcune elite finanziarie la responsabilità delle nostre vite, creeremo il mostro del transumanismo, con tanta di sorveglianza in remoto, di controllo totale delle nostre vite e salute attraverso internet, le e-things, i microchip o le nano particelle attivate dalle 5G, con la dematerializzazione del danaro e altre cose che ci defraudano delle nostre scelte e libertà. Se invece ci destiamo dalla paura e riprendiamo la responsabilità delle nostre sorti, è possibile dare forma ad un futuro molto diverso, più saggio e veramente più democratico, in cui diventiamo più rispettosi della biodiversità, della Terra, degli altri nostri simili, e soprattutto in cui recuperiamo la connessione al nostro spirito. Quindi è possibile influenzare il futuro e scegliere un futuro migliore rispetto al passato. Grazie alla pandemia, l’umanità ha l’opportunità di iniziare un cambiamento di rotta, una rivoluzione coscienziale verso il futuro preconizzato dal filosofo André Malraux: «Il XXI° secolo sarà spirituale o non sarà affatto».