ILDEGARDA di Bingen, ieri, oggi e domani
di Marie Noelle Urech, Edizione Ludica
Nel 1992, Ildegarda di Bingen entrò nella mia vita in maniera alquanto straordinaria, indirizzandomi verso un nuovo percorso. Allora era un personaggio molto noto nei paesi di lingua tedesca, mentre in Italia era nota solo negli ambienti più specializzati. Da una decina di anni a questa parte, la traduzione dei suoi libri in italiano, la divulgazione della sua meravigliosa musica e dei suoi rimedi naturali ha conquistato un pubblico sempre più vasto anche in Italia, facendo di questa straordinaria figura femminile, un simbolo dei nostri tempi. Finalmente, la sua consacrazione a dottore della Chiesa universale per volontà di Benedetto XVI nel 2012, ha aperto come un portale alla sua immensa energia archetipica.
Dinanzi ai disastri ecologici ed umani, alle guerre di cui è artefice e vittima al contempo, l’Uomo del XXI secolo è costretto a rimettere in discussione le sue rappresentazioni del mondo e modelli di pensiero. In mezzo alla civiltà delle conquiste spaziali e delle cellule staminali, la ri-apparizione di una mistica del XII secolo emerge con la potenza di un archetipo. L’enorme interesse che si sviluppa oggi attorno alla figura di Ildegarda, corrisponde ad una forte esigenza di unire Spirito e Scienza nella nuova visione del mondo; è una opportunità storica per riappropriarci di una visione più unitaria della Vita, cioè di una visione più “femminile”, intendendo con questo termine la capacità di percepire la realtà in cui ogni cosa - conoscenza, evento o essere vivente che sia - è intimamente interconnessa e interagisce l’una con l’altra, in un progetto di stupefacente armonia.
Non è mio intento ripercorrere la vita di Ildegarda da un punto di vista storico o teologico. Voglio trasmettere il senso della filosofia che permea tutta la sua opera, quella che contempla l’uomo come unità di corpo, mente, spirito, facente parte integrante dell’universo. Un modello che presenta sorprendenti analogie con le più recenti scoperte della scienza. Rivelato dalla fisica dei quanti, dalla matematica dei frattali e dagli ologrammi, esso si rispecchia anche nelle relazioni umane e nella relazione che la nostra parte spirituale intrattiene con il nostro corpo. Pertanto troverete in queste pagine un continuo confronto con discipline di frontiera che integrano scienza e coscienza. Inoltre, l’idea centrale di questo libro è collegata alla Guarigione, un tema a me caro per la professione che esercito e che mi mette quotidianamente a contatto con molti casi straordinari. La Guarigione è il fenomeno dello spirito che desta il corpo e nasce da questo ricongiungimento. Oltre ai rimedi materiali, possiedono virtù terapeutiche l’energia della parola, dell’immagine, del colore, della musica, dell’individuo stesso nonché della forza stessa della Vita, la Viriditas. Infatti, per Ildegarda la Viriditas è Energia, è Spirito, è Unione, è Bellezza, tutti aspetti peculiari della Salus e della Harmonia. Essa fa parte della nostra Natura e richiede solo di essere onorata e portata alla luce.
Marie Noelle Urech