All’insegna della solitudine e della melanconia per alcuni, delle celebrazioni con la famiglia attorno al tavolo imbandito d’oro e rosso per altri, Natale è parte integrante della nostra cultura occidentale, è una tradizione a cui nessuno sfugge, sia nella gioia che nel dolore. Nella frenesia consumistica che caratterizza i giorni precedenti il Natale, è difficile rimanere attenti a quel che si sta facendo, a non perdere di vista il significato profondo delle nostre parole e azioni. Questo è particolarmente vero quando questo periodo dell’anno ci mette di fronte ad aspetti irrisolti delle nostre relazioni con familiari che generano ansia e tensioni.
Natale è una Festa religiosa che non appartiene più solo alla comunità cristiana, ma a tutti gli uomini, in quanto ha assunto un significato universale e, allo stesso tempo, trasversale. Festa della Luce dalle remote origini storiche, si è tramutata poi in quella della nascita di Gesù, e oggi il Natale sintetizza questi due aspetti: è la festa dell’uomo ridestato dalla Luce, cioè dell’uomo cosciente. Se siamo coscienti, allora cambia drasticamente la nostra percezione delle nostre relazioni e di noi stessi. Natale diventa l’occasione di un incontro sacro sia con gli altri sia con se stessi quando i legami familiari vengono a mancare. Noël, in francese deriva dal celtico noio: «nuovo» e da hel: «sole», e significa quindi «nuovo sole». Quindi stiamo per celebrare la nascita di un nuovo sole dentro al nostro essere e, a sancire questa rinascita, c’è la mezzanotte, l’ora rituale, la soglia simbolica tra il buio profondo e la promessa di un ritorno. Mezzanotte è l’ora dei Grandi Misteri così come dei fantasmi che scompaiono, in cui si compie l’illuminazione della materia e il riscatto dalle tenebre. E’ il senso dell’espressione esoterica “Il Sole di mezzanotte”.
In molte tradizioni spirituali il cuore è all’uomo ciò che il sole è all’universo: un centro, un sovrano. Il cuore è dunque principio di vita e sole del microcosmo uomo. Da questa prospettiva, Natale ci aiuta a ricordare la nostra profonda natura, che è amorevole e compassionevole. E non potremmo rivelarla agli altri se non l’avessimo prima accolta e accettata per noi stessi.
Con questo spirito, auguro a tutti voi un incontro emozionante a Mezzanotte di Natale!
La Presidente di Viriditas, Marie Noelle Urech